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mercoledì 27 giugno 2007
Pubblicato da Eclisse di luce alle 22:31 6 commenti
martedì 26 giugno 2007
Ode al giorno felice
Questa volta lasciate che sia felice,non è successo nulla a nessuno,non sono da nessuna parte,succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore.Camminando, dormendo o scrivendo,che posso farci, sono felice.Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,sento la pelle come un albero raggrinzito,e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,il mare come un anello intorno alla mia vita,fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,tu canti e sei canto.Il mondo è oggi la mia anima canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice,essere felice perché sì,perché respiro e perché respiri,essere felice perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza.Oggi lasciate che sia felice, io e basta,con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,essere felice con te, con la tua bocca,essere felice.
(Pablo Neruda)
Pubblicato da Eclisse di luce alle 16:00 1 commenti
lunedì 11 giugno 2007
Vita della mia vita
Vita della mia vita,
sempre cercherò di conservare
puro il mio corpo,
sapendo che la tua carezza vivente
mi sfiora tutte le membra.
Sempre cercherò di allontanare
ogni falsità dai miei pensieri,
sapendo che tu sei la verità
che nella mente
mi ha acceso la luce della ragione.
Sempre cercherò di scacciare
ogni malvagità dal mio cuore,
e di farvi fiorire l'amore,
sapendo che hai la tua dimora
nel più profondo del cuore.
E sempre cercherò nelle mie azioni
di rivelare te,
sapendo che è il tuo potere
che mi dà la forza di agire.
Tegore
Pubblicato da Eclisse di luce alle 15:21 5 commenti
Pubblicato da Eclisse di luce alle 08:41 1 commenti
venerdì 8 giugno 2007
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Pubblicato da Eclisse di luce alle 15:06 5 commenti