Questa volta lasciate che sia felice,non è successo nulla a nessuno,non sono da nessuna parte,succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore.Camminando, dormendo o scrivendo,che posso farci, sono felice.Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,sento la pelle come un albero raggrinzito,e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,il mare come un anello intorno alla mia vita,fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,tu canti e sei canto.Il mondo è oggi la mia anima canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice,essere felice perché sì,perché respiro e perché respiri,essere felice perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza.Oggi lasciate che sia felice, io e basta,con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,essere felice con te, con la tua bocca,essere felice.
(Pablo Neruda)
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martedì 26 giugno 2007
Ode al giorno felice
Pubblicato da Eclisse di luce alle 16:00
1 commento:
Ciao dolcissima Rossy..
E' bellissima questa poesia di Neruda e io mi auguro che questi versi rispecchiano il tuo umore!
Un abbraccio
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